x vasco. Scusa ma non ho ben capito: quando parli di v3, v5 e v7 intendi i valori che si ottengono da una diversa mescolanza di bianco e nero? E poi a tale mescolanza aggiungi l'ocra per il v3 e terra di siena naturale per v.5 e v7? Ed in che proporzione?
Mi scuso se mi intrometto in una domanda destinata a vasco ... ma forse posso aggiungere qualche elemento utile alla discussione.
v3 v5 e v7 sono 3 toni di grigio dove 3 è più charo e 7 è più scuro.
Sanden come Frank Reilly usa una scala di grigi per desaturare i colori.
Solo che Frank Reilly usava 11 toni, Sanden 9.
Frank Reilly li numerava da 0 (nero) a 10 (bianco).
Sanden va dal numero 1 (bianco) al numero 9 (nero). Ma queste sono convenzioni.
Nota bene entrambi sono dispari. Perchè?
Perchè con un numero di toni dispari ti bastano nel primo caso (11 toni) 4 grigi intermedi, nel secondo caso 3.
Quindi nel caso di Frank Reilly ti serviranno 4 toni di grigio: 2, 4, 6 e 8. Lo spiegai a suo tempo qui.
http://www.disegnoepittura.it/teoriacol ... scuro.htmlNel caso di Sanden (che semplifica ulteriormente) avrai 3 toni intermedi: tono 3, 5 e 7.
Ma il succo è lo stesso. Diciamo che Reilly complica un pò in favore di maggiore accuratezza. Sanden semplifica un pò.
Ma solo bianco e nero danno grigi leggermente bluastri quindi conviene scaldarli con piccolissime quantità di colori nei giallo/aranci come: ocra gialla, terra siena naturale e terra d'ombra bruciata.
Poichè notoriamente in una scala di munsell l'ocra ha circa un tono tra 6 e 7 viene usato per neutralizzare i grigi più chiari. La terra di sinea naturale avendo notoriamente un tono 4 quelli intermedi e la terra d'ombra bruciata un tono 1 per gli scuri.
Sanden semplifica di più tutto questa e usa sempre l'ocra. Tanto le quantità di ocra da usare sono così piccoli che non eleverà di troppo i toni scuri e medi.
Questo è la logica che sta dientro le tavolozze di reilly e sanden.
Questa scala di grigi come i colri di incarnato di Sanden se uno li usa spesso conviene premescolarseli una volta x tutte e confezionarli in tubetti o siringhe. Reilly usava siringhe, Sanden tubetti. Sanden addirittura ha creato una sua linea di colori che si chiama Promix Color System.
Sempre riguardo a Sanden tempo fa feci anche un parallelo con Lomazzo ma in generale è fattibile con qualsiasi maestro.
dei 10 colori che lui usa se notate bene sono due i colori fondamentali: Light 2 e Dark1.
Il primo è il classico colore base dell'incarnato: ocra+bianco+pochissimo blu+rosso.
l'altro è il mix di due colori (se ricordo bene): viridian e terra di siena bruciata.
Da questi due colori base lui crea altri colori: Light1 per gli highlight e Light 3 per le parti più rosate del viso.
Dark 2 è una versione più scura di Dark 1 è viene usato per gli accenti (o massimi scuri).
Poi ci sono i mezzitoni Halftone 1 e Halftone 2 per i mezzitoni.
Se guardate i lavori fatti da Marco Fenocchio sul blog non si discostano molto da questa logica.
Altra considerazione importante (a mio avviso) e che così come uno non userebbe mai il viridian così come esce dal tubetto così questi colori non andrebbero usati così come mescolati. Ma come sempre bisogna osservare il soggetto e modulare i colori in base alle necessità.
Mi scuso con chi già conosce questi temi ma abbiamo ripreso qualche discorso già fatto in passato così da partire tutti dal medesimo punto.
Sarebbe carino ora che qualcuno sperimentando (con una scala graduata di cui sopra) fornisca le esatte proporzioni per ciascun colore per i vari tipi di colori (Maimeri, Rembrandt, Winsor&Newton).