Ciao,
Ho aperto questo thread per parlare di due fenomeni e le loro implicazioni per il pittore: contrasto simultaneo e successivo.
Sono argomenti triti e ritriti su numerosi siti web e libri di pittura ma difficilmente si trovano tutte le implicazioni pratiche (e non teoriche) per il pittore.
Non starò qui a postare i classici disegnini dei quadratini colorati. Stanno su numerossissimi siti web.
Contrasto SimultaneoE' il fenomeno per cui un medesimo colore appare diverso in funzione del colore circostante.
http://www.cultorweb.com/ColTeo/V2C8.htmlSiamo nel caso del bianco del limone del mio dipinto.
Contrasto successivoE' il fenomeno che ti porta a vedere colori conseguentemente alla visione per un certo periodo di altri.
http://www.boscarol.com/blog/?p=22785Siamo nel caso del verde dei marshmallow.
Implicazione per il pittore n° 1Nel copiare un dipinto non è sufficiente imitare i colori che si vedono perché l'occhio può trarre in inganno. Come ovviare a questo problema?
Non l'ho mai trovato scritto da nessuna parte (forse è un mio limite) ma l'abbozzo credo serva a ridurre questi fenomeni.
Quando parlo di abbozzo parlo del mettere i colori principali del dipinto sulla tela in maniera abbozzata come fece a suo tempo Edo nella canestra di frutta:
http://www.disegnoepittura.it/canestra- ... gio-copia/Quando ho cominciato a dipingere e guardavo i tutorial su Wetcanvas mi chiedevo: ma perché perdere tempo a fare un abbozzo anziché dipingere fin da subito l'oggetto finale.
La risposta è sempre stata "così i colori si giudicano meglio". Beh sarà uno dice .... ma non è che uno ne rimane molto convinto.
Se invece uno ti dicesse ... guarda così eviti i fenomeni di contrasto successivo e simultaneo, portandoti esempi concreti forse ti convinceresti di più.
Dopo un po' di esperienza è facile constatare ciò ma se lo avessi saputo dal 1° giorno sai quanti dubbi avrei evitato.
Sarà forse un'implicazione banale per alcuni ma non credo per tutti.
Nel caso del dipinto della Natura morta con melograni è evidente che se avessi fatto un abbozzo prima di tutto il dipinto (anziché fare un rendering preciso di un frutto per volta) non mi sarei scontrato con il problema del contrasto simultaneo, perché avrei avuto la brocca di bronzo abbozzata nel colore.
Quindi il test del colore è un ottimo strumento per imitare i colori ma va accompagnato dall'abozzo dovrebbe ridurre a zero fenomeni di contrasto simultaneo e successivo.
C'è da dire che questi fenomeni non sono molto frequenti, a me è capitato solo due volte di rimanere ingannato.
Implicazione per il pittore n° 2Su questo sito abbiamo parlato sempre se è meglio usare una tavolozza di legno, un piattino di plastica o ceramica.
Io credo che il colore della tavolozza deve essere uguale a quello della tela. Se mescolo un colore su una tavolozza marrone e poi lo porto su tela bianca lo percepirò in maniera diversa? Secondo me si.
La regola dovrebbe essere semplice:
1. se usi la tela bianca usa una tavolozza bianca (medesimo sfondo)
2. se usi una tavolozza di legno allora è meglio fare una campitura marrone (più o meno medesimo colore) alla tela.
Implicazione per il pittore n° 3Il fenomeno del contrasto simultano era noto già prima di Chrevruel. Leonardo nel Trattato già scriveva della differenza tra mettere un colore in campo chiaro o scuro. E' normale che un colore posto su tela bianca apparirà più scuro di quello che in realtà è. Ecco forse la necessità dei pittori del passato di campire (quindi fare una campitura della tela) con un mezzotono marrone (vedi Adorazione dei Magi).
Così facendo il colore si giudica meglio semplicemente perché confrontato con un mezzotono il colore è soggetto a meno variazioni di percezione. C'è meno differenza di tono, quindi di luminosità.
Queste sono a mio avviso alcune implicazioni pratiche. Volevo sapere una vostra opinione e se per caso ne conoscete altre.
Grazie.