da Renoil L. » 18 ago 2014, 20:58
Non hai esagerato affatto…la critica costruttiva è sempre ben accetta.
Come autodidatta, peraltro carente di predisposizioni artistiche, ho imparato molto dagli amici del forum. Non è facile citarli tutti…dovrei fare l’elenco della gran parte dei partecipanti a questo forum e quindi ne cito solo alcuni come Paolo, Cinzia; Carlo, Enrico, Antonio soprattutto per i loro frequenti e pazienti suggerimenti (diretti e indiretti in quanto anche le osservazioni fatte ad altri mi sono servite).
Di recente ti sei affacciato anche tu che con grande professionalità, senso artistico e disponibilità ci stai e mi stai dando tanti insegnamenti.
Paolo mi ha spronato , sul forum e con mail private, a soffermarmi sulla figura ponendo attenzione a proporzioni e prospettive , tu ora mi accompagni ad entrare nel modo dei colori del loro utilizzo nelle costruzioni cromatiche di un volto o nella composizione pittorica in genere.
Però , prima di proseguire sull’argomento in parola , voglio sintetizzarti il mio modo sconclusionato con il quale lavoro.
Non seguo la tecnica della velatura ( non saprei come fare ),non faccio disegni precisi ed articolati. Riporto sulla tela gli elementi principali del soggetto che intendo dipingere: le proporzioni di un paesaggio, o di un ritratto e in quest’ultimo caso cerco di sistemare correttamente oggetti, occhi, naso bocca ecc. Una volta definiti questi punti chiave faccio un abbozzo del paesaggio o del ritratto utilizzando quella specie di verdaccio di cui ti ho già parlato. Poi creo i colori sulla tavolozza di volta in volta e li utilizzo per andare avanti nelle composizioni senza aspettare che asciughino e quindi fondendo i colori man mano che procedo !!!??? Certo che in questo modo non corro il rischio di perdere, come tu mi dici , i segni del disegno o di “ snervare il chiaroscuro” in quanto le linee del disegno non ci sono affatto e per il chiaroscuro faccio affidamento solo alla stesura degli scuri che butto giù durante l’abbozzo!!?? Non ti scandalizzare !!!! ma come manovale della pittura non sono riuscito a trovarmi un metodo migliore.
Detto questo passo ad analizzare le tue osservazioni.
Mi dici che la sottopittura, venendo dopo ricoperta dagli altri colori , non influenza il risultato finale….. però devo dirti che quando procedevo da subito con i colori chiari e solo successivamente cercavo di dare le ombre ottenevo risultati peggiori rispetto al metodo attuale ( peraltro ancora carente anche a mio avviso) , ma questo potrebbe essere solo una mia impressione. O forse potrebbe essere attribuito al fatto che andandoci sopra quasi subito con colori ancora quasi freschi avvenga una sorta di fusione e per certi aspetti una velatura sui generis ? Che ne dici ?
Purtroppo tutte queste concause sono forse alla base del risultato finale che mi lascia spesso insoddisfatto !!!
Poi mi dici : …la tua immagine dovrebbe avere piu' gamma di una fotografia da rotocalco, ne ha invece visibilmente meno….” E sono perfettamente d’accordo con te.” Poi …..” ….. qui sta, secondo me, il problema.,…. Un sistema di vedere quanto ti sto esponendo e' quello di guardare in b/n il quadro…” EUREKA !
Quando ho visto le due foto che hai messo a confronto ho avuto un sussulto….
Forse è qui che devo concentrare la mia attenzione per ottenere qualche miglioramento ?........ Tanto per cominciare da oggi in poi esaminerò sempre i risultati del lavoro svolto guardandolo in b/n.
Per ora chiudo per non annoiare gli altri amici che ci leggono.
Luigi
PS . Replico solo oggi in quanto sono stato fuori alcuni giorni.