Vorrei condividere con voi queste mie riflessioni sulla grisaglia. Dopo qualche annetto di esperienza sull'uso della grisaglia, dove per grisaglia intendo uno studio monotonale dei volumi e delle forme del soggetto che si vuole dipingere penso:
-La grisaglia è molto utile nelle nature morte, nei ritratti, meno o per nulla nei paesaggi.
-Il colore che si sceglie per essa ha la sua importanza, ossia se essa dovrà essere lasciata visibile in alcune parti del dipinto come mezzo tono o stemperare la saturazione del colore che deve essere posto su quella parte allora occorre sceglierlo con criterio, se si utilizza solo come guida per i successivi strati di colore allora si può benissimo sceglierla nella gamma dei colori scuri a piacere, ad esempio grigia o terra d'ombra.
-Più è dettagliata e definita migliore sarà come guida.
-Gia da essa si può percepire se ci sono errori di disegno, prospettiva, volumi ecc.
Io personalmente la ritengo indispensabile in alcuni casi, ma non sono per farla esageratamente dettagliata, basta stabilire i volumi, le ombre senza fare particolari eccessivi o minuscoli elementi, a meno che andiamo nell'iperrealismo e quella la è un'altra storia.
Ciò non toglie che abbiamo dimostrazioni di lavori "alla prima" eccellenti, ma nella pittura si sa ognuno ha la sua strada, occorre conoscere molto per poi costruirsi la propria tecnica.
Resto sempre convinta di ciò che disse una volta Marco Fenocchio a proposito delle componenti per essere un buon pittore: 1/3 di studio, 1/3 di esperienza e 1/3 di talento!