Sì, Ho guardato i tuoi video e letto il materiale del blog. Sono partito scettico e ho finito entusiasta: Il concetto é: Dato il viso di una persona lo sfaccettiamo come un diamante ma come?
Non c'è una regola fissa. Ogni artista ha il suo modo. Ad esempio Loomis fa come descritto nel Libro Drawing the Head and Hands. Puoi scaricarlo qui:
http://www.disegnoepittura.it/disegnare ... ew-loomis/Nathan usa un altro sistema:
http://www.disegnoepittura.it/piani-facciali/il senso è avere una guida mentale per comprendere quale piano schiarire e quale no.
Quanti livelli di sfaccettatura si possono fare?
Non ci sono regole scolpite nella pietra. Lo decidi te. All'inizio magari uno si ispira a qualcuno che li usa correttamente poi farai da solo ... e magari un giorno non ti serviranno più perchè hai assimilato così bene il meccanismo che non hai più bisogno di guide.
E adesso illuminiamo. Qui entra in gioco la Legge del Coseno: A seconda da dove arriva la luce saranno più illuminate e quindi più luminose le faccette investite perpendicolarmente (Cos0°=1). Le faccette investite da luce radente saranno in ombra (cos90°=0). In mezzo i valori intermedi. Sì, il metodo è perfetto, non fa una grinza. Quindi la fotografia di un soggetto illuminato meglio se da luce diretta contiene tutte le informazioni della tridimensionalità e ci permette di costruire la mappa dei piani facciali personalizzata nella forma delle faccette.
Senza scomoda Lambert e i coseni, il principio è semplice. Il piano diretto versa la luce è più illuminato, quindi chiaro. Viceversa il contrario. Stop.
A cosa ci serve la mappa?
Non l'ho capita.
Il punto fondamentale dell'utilità dei piani è quello di eliminare un bruttissimo effetto che vedo in molti ritratti non professionali. L'effetto bambolina. Ossia quei volti che sembrano come Barbie, senza struttura. La differenza tra un ritratto sprofessionale e non lo vedi da questo. Un ritratto professionale appare solido con un volume ben strutturato tale da non sembrare una pallina.
A mio avviso l'effetto bambolina è il peggior difetto in un ritratto (a parte fare occhi, naso, bocca e orecchie storte).