borin ha scritto:vi posso chiedere se qualcuno di voi ha provato o tutt'ora vive della la propria arte?
Ciao borin,Non so se sono proprio in tema ma tanti anni fa provai a vivere d'arte....
....nel '68 me ne andai di casa come tanti giovani speranzosi di quel tempo e fiduciosi nelle proprie possibilità,feci un conto del patrimonio che avevo in tasca (qualche migliaia di lire)e me ne andai in giro sicuro di me stesso e della vita autonoma che avevo davanti....
Ero abbastanza portato con il disegno,ma la mancanza di un pezzo di carta(allora valeva qualche cosa) che attestasse uno studio decente mi poneva alle spalle di tanti altri più instradati anche se a volte meno dotati di manualità.
Per farla breve...dovevo in pratica disegnare in cambio della sola pagnotta,a nulla valse cimentarmi anche con profitto in più discipline,olio,tempera,cera...perfino il rame a sbalzo dopo il dovuto apprendistato in una bottega artigiana non riuscì a proiettarmi verso un ritorno monetario sufficiente al mio sostentamento,l'ultimo mio tentativo mi vide nel settore della ceramica dove le mie caratteristiche potevano essere d'aiuto.....I conti alla fine dovevano essere sempre fatti calcolando "i materiali e le ore di lavoro" e per gli acquirenti erano sempre troppo salati,difficile viverci a lungo!
Dopo due anni dovetti andare a militare,tornai dai miei dopo aver trovato un lavoro fisso in fabbrica e dopo in un'altra decina di posti dimenticandomi delle matite e dei pennelli,un po' di melanconia l'ho sempre avuta per aver rinunciato,forse non avevo avuto molta fortuna,forse non avevo appoggi validi ma per quanto riguardava me avevo capito che di sola arte non potevo vivere a quel tempo..a meno di regalare la mia passione in cambio di un panino con la pastasciutta.....

Adesso poi chissà quante limitazioni il governo riuscirà ad appioppare a chi vuol vivere della propria creatività guadagnandoci onestamente qualcosa!
Certo chi è sponsorizzato da critici e gallerie commerciali riuscirà senz'altro,ma sono ben pochi gli artisti che vivono della propria arte come nababbi,parlo degli artisti vecchio stampo,tenaci e capaci di lavorare con professionalità e conoscenza del mestiere..

