i TRE colori primari

Questo è il forum dedicato alla Teoria dei Colori, alle tecniche per Mescolare i Colori, alla discussione sui pigmenti pittorici e a tutto ciò che riguarda il colore.

i TRE colori primari

Messaggioda pantanik » 12 giu 2015, 09:35

Ho aperto questo post per cercare di capire chi la pensa come me ,cioe' con la semplice associazione dei tre colori primari il bianco e il nero,si riesca a ottenere tutti i colori possibili in pittura,e chi invece sostiene il contrario.Tutto nasce da questa accesa discussione viewtopic.php?f=3&t=2495&p=41674#p41674
Gradirei un vostro parere.
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Re: i TRE colori primari

Messaggioda mila » 12 giu 2015, 11:13

io mi fido di te e di Cinzia e di quello che finora hai dimostrato, e sta facendo anche lei col cubo.
Non ho potuto portare a termine purtroppo la realizzazione del dipinto e quindi non ho potuto ancora verificarlo sulla mia pelle.
Non ho ancora letto per bene la discussione, ma solo quà e là per mancanza di tempo, ma intanto ti dico questo... poi leggerò meglio e se ho da aggiungere altro lo farò in un secondo momento.
" Prendi il tuo cuore, e la tua anima buona e, lanciali lontano...Solo gli uomini saggi riusciranno a raggiungerlo" Proverbio indiano (by Vincenzo)
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Re: i TRE colori primari

Messaggioda pantanik » 12 giu 2015, 12:41

Grazie Mila .Sicuramente i lavori che abbiamo ottenuto ci danno una buona credenzialita' rispetto ad altri ;) .

Io ho aperto questo dibattito proprio perche' non ho paura di nulla e so quello che ottengo dai colori.
Quindi,sta a voi cominciare e vediamo cosa salta fuori :D
Una premessa e' d'obbligo: i colori che imito sono colori elaborati da GIMP e quindi dentro uno spettro gamut CMYK.
E' un metodo semplice,che permette di avvicinarsi molto anche ai colori fuori gamut,sempre rispettando le indicazioni di GIMP.
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Re: i TRE colori primari

Messaggioda P. Daniele » 12 giu 2015, 16:49

un po di storia personale.

circa trent’anni fa, facevo il littografo, e nell’ambito del mio mestiere mi trovavo a stampare foto a colori, ai tempi non esisteva l’onnipotente PC, e per scomporre l’immagine di doveva ricorrere al fotolito, che partendo da un negativo o un immagine fotografica comunque a colori applicava dei filtri e ricavava il negativo dei tre colori primari e del nero.

per farla breve…… mi misi in testa di dipingere (al tempo mai toccato un pennello) usando i tre colori primari, anche se non sapevo che si chiamavano in quel modo…… il fallimento fu piuttosto clamoroso,

non sapevo la differenza tra pigmenti, ne che ci fossero pigmenti coprenti e altri trasparenti
non sapevo cos’era una grisaglia ne come si usava
per scurire usavo il nero, per schiarire il bianco (in miscela naturalmente)
non mi venne in mente di usare il metodo litografico, ossia di stendere i colori puri in successione sovrapponendoli, ma in era pre PC questo era impossibile.
…. e molto altro
lasciai presto l’idea originale per passare a sperimentare altre tecniche con risultati mediocri, e poi lasciai perdere attratto da interessi più adatti all’età.
di quel periodo credano restino non più di una mezza dozzina di quadri.
trent’anni dopo mi torna la voglia di dipingere, siamo in piena era internet e non sono certo le informazioni che mancano, tuttavia memore dell’antico fallimento mi aggiro in rete curiosando cercando di capire e accumulando più informazioni possibili, quando mi imbatto in un forum con questa discussione:

Iperrealismo con soli 3 colori. Da Leggere.

dopo aver letto le prime righe, (ed essere rimasto a bocca aperta) mi sono detto: "CAZZO! MA ALLORA è POSSIBILE !”….. e ho ricominciato a imbrattare tele.(quindi per le brutture che ogni tanto posto, la colpa è anche un po tua). tuttavia pur usando grisaglia e i tre colori primari, non seguo il tuo metodo, non voglio fare iperrealismo, e pur usando il computer non ne voglio essere schiavo.
nei prossimi post:
pregi del metodo pantanik
difetti del metodo pantanik
P. Daniele
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Re: i TRE colori primari

Messaggioda P. Daniele » 12 giu 2015, 16:50

pregi del metodo pantanik
(naturalmente parere strettamente personale)

la certezza del risultato. seguendo le istruzioni passo passo, partendo da una qualsiasi immagine stampata si giunge sicuri al risultato
se si riesce a fare una buona grisaglia, si ha (quasi) la certezza di un ottimo risultato
la semplicità dei mezzi, non occorrono materiali iper costosi o professionali, bastano i tre colori primari di una serie a basso costo come maimeri classico per avere ottimi risultati
la naturalezza del dipinto, (nell’insieme) non ci sono colori che stonano o fuori posto, tutto sembra giusto e naturale, sia nelle luci che nelle ombre
la bellezza dei colori, i colori visti in trasparenza sulla grisaglia non perdono luminosità ne si intorbidiscono neppure nelle parti scure.

tutto splendido? no, i difetti ci sono e sono tanti.
P. Daniele
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Re: i TRE colori primari

Messaggioda P. Daniele » 12 giu 2015, 16:53

difetti del metodo pantanik
(sempre parere strettamente personale)
ci vuole una pazienza e una precisione da certosino, (e dato il mio carattere e il fatto che dipingo per divertimento, questa è per mè l’obiezione più importante)
dato il punto 1, per dipinti/soggetti complessi come ad esempio paesaggi, è semplicemente improponibile.
si dipende in maniera totale dalla foto/stampa di partenza
della foto di partenza, si è di fatto obbligati a riprodurne anche i difetti
considerati gli almeno quattro periodi di asciugatura, è un metodo ci vogliono tempi molto lunghi (per mè non è un problema, ma per altri potrebbe esserlo)
e infine, la risposta alla tua domanda originale, è possibile riprodurre tutti i colori di una normale tavolozza? avendolo inserito tra i difetti sai già la mia risposta, ma penso che valga la pena dettagliare.

non puoi ottenere tutti i colori, è impossibile. da wiki…..

Il sistema Pantone è stato messo a punto negli anni cinquanta per poter classificare i colori e "tradurli" nel sistema di stampa a quadricromia CMYK (ciano, magenta, giallo e nero) semplicemente grazie a un codice. I colori, coi relativi codici, sono quindi inseriti in un catalogo, denominato in italiano "mazzetta" o "tirella", dove è possibile "sfogliarli" e selezionarli.

mazzetta.

https://makeupocchiverdi.files.wordpres ... 330_xl.jpg

La critica ……. Un'altra critica si basa sul fatto che molti dei 1144 colori originali non possono essere ottenuti con una mistura di soli magenta, ciano, giallo e nero. Per risolvere questo problema la Pantone ha messo a punto un sistema di stampa, chiamato Esacromia, che aggiunge l'arancione puro e il verde smeraldo ai 4 colori originari; questo accorgimento, sebbene molto dispendioso da affrontare, risolve il problema solo in parte, in quanto per essere sicuri di poter riprodurre fedelmente ogni singolo colore si dovrebbe avere a disposizione una gamma di 13 colori base, più il bianco safe e il nero. Questo perché la mistura di un numero di colori superiore ai 7 genera inevitabilmente un abbassamento di luminosità.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pantone

come già detto io non ho mai lavorato in esacromia, però a volte di stampavano brochure in cui si richiedevano specifici colori intensi e luminosi, allora si lasciava perdere le scatole di inchiostro dei primari, si passava a un altro set di inchiostri (non ricordo quanti barattoli erano) si selezionava il colore dalla mazzetta, dove era specificato in percentuale esattamente quanto inchiostro dovevi aggiungere alla miscela per ottenere un determinato colore, poi con una bilancia di precisione e una spatola ottenevi la miscela a colpo sicuro.

da notare che a occhio l’inchiostro così ottenuto non aveva l’aspetto “giusto”, la tinta corretta si otteneva solo una volta stampato per effetto della trasparenza dell’inchiostro stesso sulla carta rigorosamente bianca

questo implicava un rigoroso controllo della saturazione, e questo per noi operatori era la cosa più difficile da tenere sotto controllo, bastava che lo strato di inchiostro (saturazione) variasse di pochissimo nello spazio (sul foglio) o nel tempo (tra la prima e l’ultima copia) per buttare il lavoro. adesso ci sono i saturimetri automatici e che correggono praticamente in tempo reale.
Ultima modifica di P. Daniele il 12 giu 2015, 18:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: i TRE colori primari

Messaggioda P. Daniele » 12 giu 2015, 17:04

pendi in considrazione questi tre colori,sono visibilmente diversi sia dal vero che in foto, anche se la foto non ne rispetta le reali caratteristiche

sono tutti e tre magenta, puri su tela bianca, con lo stesso spessore, si tratta di maimeri classico, Ferrario alkid, e maimeri puro. il Ferrario è al centro, il più brillante e tendente al rosso (anche sa dalla foto non si vede) , non credo occorra specificare quale sia il maimeri puro.
supponendo che anche giallo e ciano seguano la medesima logica, usando i tre set di colori, otterresti dipingendo in modo perfettamente identico, tre quadri leggermente ma a confronto visibilmente diversi, perché diversi sono i pigmenti di partenza. ma non è detto che il puro sia il migliore, per il tuo metodo, infatti il maimeri classico è visibilmente il più trasparente dei tre il che credo con il tuo sistema sia una qualità non un difetto.

e del resto quando il PC ti dicesse, riempi quest’area di magenta al 100% niente giallo niente nero niente ciano, tu la dovresti riempire di colore differente (O MEGLIO DI UN PIGMENTO DIFFERENTE) a seconda del set usato, e ti garantisco che riprodurre il puro partendo dal classico è assolutamente impossibile

a tuo favore bisogna dire che in natura i colori sono sempre desaturati e tutti gli oggetti riflettono in misura maggiore o minore l’intero spettro di frequenze della luce visibile, quindi un’ipotesi come sopra è praticamente impossibile, ma se dal punto di vista pratico ce ne possiamo fregate, però alla tua domanda iniziale pur con tutta la simpatia e il rispetto che ti devo per un artista molto migliore di quello che sarò ma io (uffa che leccata :D ) :

mi dispiace ma hai torto.
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Re: i TRE colori primari

Messaggioda pantanik » 12 giu 2015, 19:27

Per P.Daniele
Avevo 14 anni quando ho cominciato a fare l'odontotecnico.A 20 ho cominciato a studiare e a applicare la teoria sottrattiva del colore sui denti,e riuscivo nell'arco di altri 5 anni a renderli identici .Ho seguito parecchi corsi , quello tenuto da Bepi Spina e' stato molto utile;come un colore rendeva meglio se le parti piu' scure erano sotto a tutto ,poi,in trasparenza ,venivano applicate a strati ragionati .Da li ho cominciato a applicare queste cose alla pittura,con risultati molto soddisfacenti.Ma ho cambiato l'aspetto che si dava alla grisaglia facendola diventare la cosa piu' importante del dipinto.
Tutto questo e' facilmente applicabile in soggetti "still life".
Nei paesaggi la cosa si complica e partire da una grisaglia per poi fare il procedimento delle sovrapposizioni dei primari e' troppo laborioso ,ma si puo' sempre adottare il metodo delle correzioni ,ricercando i colori piu' importanti,che piu' ci piacciono,che piu' risaltano,che meglio vogliamo rappresentare ,con il contagocce di GIMP,quindi ottenendo una miscela unica .
Questo per rispondertiai tuoi primi post,anche se non centra nulla con quello che avevo chiesto .
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Re: i TRE colori primari

Messaggioda pantanik » 12 giu 2015, 19:41

P.Daniele
Il ragionamento finale va bene se dicessi che riesco a imitare colori che sono fuori dallo spettro gamut CMYK.
Ti riporto quanto ho precisato:
Una premessa e' d'obbligo: i colori che imito sono colori elaborati da GIMP e quindi dentro uno spettro gamut CMYK.
E' un metodo semplice,che permette di avvicinarsi molto anche ai colori fuori gamut,sempre rispettando le indicazioni di GIMP.

Con questo ,ti ringrazio per le notizie che hai dato ;)
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Re: i TRE colori primari

Messaggioda MEO » 12 giu 2015, 23:16

Ragazzi! mi avete ubriacato! Ho letto i vostri post e mi rendo conto di non sapere quasi nulla dei colori. In linea teorica credo che si possano ottenere tutti gli altri colori partendo dai primari, questo lo avevo letto anche in passato. In pratica però una sofisticata mescolanza degli stessi penso sia possibile solo con l' utilizzo di mezzi elettronici che sappiano tarare a frazioni di milligrammo i diversi pigmenti. Mi chiedo se per dipingere un quadro sia però necessario avere questa capacità e se l' espressione di un " sentimento " attraverso la pittura sia possibile raggiungerla anche se non possediamo questa dote. Di certo ho compreso che ho un lungo cammino da percorrere: gamut, grisalia ed altri concetti non sono per me così chiari come a voi. Mediterò ancora sui Vostri post .
Ciao
MEO
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